MARESISTERE – Archivio di Stato di Napoli

MARESISTERE Archivio di Stato di Napoli 2023 - Roxy in the Box

 

 

CARTE E CARNE

Quando ero piccola ogni due anni circa, ci veniva a trovare Zio Peppino da New York.
Ricordo i pranzi con lui: ragù, friarielli e racconti. Lui diventò un gelataio, quello con il pulmino, il tipico food truck americano tutto colorato ed invitante. I gelati li faceva lui ed era molto fiero del suo gelato alla noce.
Ma il racconto iniziava sempre uguale: l’imbarco, la traversata, l’arrivo, il sogno.
Cosi ogni volta che guardavo un film in tv ambientato a New York pensavo a lui, a Zio Peppino.
Per tutti noi lo Zio nostalgico d’America.
Maresistere inizia da questi racconti in famiglia: altri parenti stretti hanno lasciato Napoli e quando venivano a trovarci ascoltavo sempre le loro storie, si ripetevano ogni volta ma con un dolore nella voce sempre più grande come la loro età che avanzava. Ho sempre immaginato le loro case piene di suppellettili italiane, camere da letto con foto in bianco e nero e camere da pranzo con tovaglie di pizzo. Con Maresistere ho voluto ripercorrere un dolore che personalmente non ho mai attraversato, però vivendo in una città marittima, spesso penso a questo mare come un grande ponte, dove l’altra sponda sta lì in attesa di salvare, o almeno così dovrebbe essere. Questa non è la storia di ricerca d’archivio, eppure lo è stata: al 41esimo Parallelo Nord, si incontrano New York e Napoli. Nel 2016 ho iniziato a vedere i documentari, leggere i saggi e consultare i siti. Ho deciso poi di contattare l’Archivio Storico del Banco di Napoli: le ricevute delle rimesse degli emigranti però, non mi sono bastate e allora al Banco, mi hanno suggerito di andare all’Archivio di Stato di Napoli. Nel 2019 ho iniziato a consultare L’Archivio generale della Questura. Passaporti ed emigrazione che racconta la storia di migliaia e migliaia di persone che partirono dal porto di Napoli tra il 1880 e 1931. Ho passato così cinque mesi tra fasci e faldoni nella sala studio dell’Archivio per ricostruire le storie di 250 Napoletani: uomini, donne e bambini che lasciarono la loro, per “terre assaje luntane”.
Ho poi incrociato i nominativi sulle banche dati on-line di Ellis Island e disegnando un apposito sticker, sono tornata a incollare sui portoni della Napoli di oggi i nomi di chi era partito.
Non avevo mai fatto una ricerca d’archivio; è stato davvero emozionante ma anche eccitante aprire faldoni stretti con la forza di chissà quanti fa. A volte ho trovato carta fragile come una nonnina di 110 anni e avevo paura a toccare i documenti e rigirarli. Non sono mai stata delicata così come lo sono stata con quelle carte. Un odore pungente e contemporaneamente rasserenante mi è rimasto impresso, ed è qualcosa che ritrovo solo quando ancora oggi vado in archivio, tra le vite che percepisco abbracciate tutte insieme sugli scaffali. Mi è rimasta una familiarità dentro, come se quelle esistenze le avessi incontrate per davvero, e quindi ogni tanto gli devo idealmente andare a fare visita. Maresistere è il mio progetto in bianco e nero, volevo far parlare le carte. Ho studiato tan-to, ho letto tantissimo: ho scartato, ho foto-grafato, ho riesumato. Tra le carte ho trovato anime povere, professionisti, artisti, bambini che viaggiavano da soli, madri e mogli che raggiungevano i loro uomini, soubrette e compagnie teatrali.
Così li ho raccolti tutti in unico spazio imma-ginato: loro che diventano il ricordo di loro stessi.
E così è nata una camera da letto, dove tutto e tutti sembrano appartenersi in quell’unica famiglia chiamata speranza. Il mare nel cassetto è lì custodito tra la biancheria, e al suono del mare si sovrappongono le voci degli attori Gianfranco Gallo e Fabiana Fazio. Recitano un monologo, un taglia e cuci di testi di canzoni napoletane, messe insieme senza musica come un patchwork di parole chiuse in un armadio. Ma tutto intorno nella stanza ci sono le carte che diventano ritratti senza più il silenzio stretto di un faldone.
Roxy in the Box

 

Fonte “grand’A”, rivista semestrale di arte, achivi e architettura, edita dall’ Archivio di Stato di Napoli.

 

 

 

 

 

Grazie alla direttrice dell’ Archivio di Stato di Napoli Candida Carrino il mio progetto “Maresistere” ha quindi trovato casa tra le cui carte ho cominciato la mia ricerca. In questa occasione verrà anche presentata un’ App “E-MIGRANTI“, attraverso la quale chiunque nel mondo potrà cercare quel parente lontano imbarcatosi dal Porto di Napoli per arrivare a quelle terre lontane attraversando quel ponte chiamato mare. Vorrei anche ringraziare gli addetti della Fondazione Banco di Napoli che mi hanno introdotta nel mondo degli archivi e  l’allora direttore del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini che ha creduto nel mio progetto nel 2019. Questa di Maresistere è una prima tappa di un mio progetto molto più ampio ma che nel 2019, appunto, fu interrotto dal covid… una prima parte malinconica e dolorosa a cui doveva seguire la parte brillante e felice degli italoamericani a New York.
MARESISTERE, dal 24 maggio 2023 all’Archivio di Stato di Napoli.

Roxy in the Box