
“Rest-Art Condominio” per CasaCorriere
acrilico su carta
175 cm x 115 cm
(2020)
Il condominio Italia.
Il manifesto per la quinta edizione di CasaCorriere, lo ha dipinto l’artista Roxy In The Box: è il Condominio Italia pronto per uscire di casa e riprendere la vita normale post confinamento.
In un vicolo del quartiere Pendino che trattiene a stento la memoria degli antichi mestieri di Napoli, Roxy immagina gli abitanti di un palazzo.
Precisamente in Vico degli Azzimatori -i lavoratori della lana dai tempi degli Aragonesi-, oggi vivono idealmente Annamaria e Gustavo, due pensionati soli che si sono conosciuti in tarda età, in quella che è una coppia di fatto contemporanea. Sono loro ad aver avuto più paura durante la Covid, ma ora Annamaria è la solita sistematella sempre in ordine, ed è pronta ad esibire il suo nuovo cappello per le strade di Napoli; Gustavo non vede l’ora di tornare a comprare il giornale dal suo edicolante di fiducia: gli piace il calcio, ma soprattutto essere sempre informato.
Al piano di sotto abita Genny, da solo in un monolocale, adottato da una famiglia napoletana o forse nato da genitori emigranti eritrei, non è dato saperlo: fa il PR per le discoteche, ed è un clubbing–man; in pratica passa la stagione ad Ibiza ad organizzare le feste in discoteca e torna a Napoli in marzo. Ma quest’anno non potrà andarci, e allora ha deciso di fare il turista della sua città. Al secondo piano vive da sola Marta, transgender che di mestiere fa la giornalista freelance anche per giornali importanti -con contratti che non la porteranno mai ad un mestiere. Ma lei non molla, lo smart working lo conosce fin troppo bene: tutta la sua vita è stata un’agile districarsi, e così si arrangia occupandosi dei bambini della vicina dell’altro piano, single e separata. Spesso porta Raffaele e Tanya alla Villa Comunale a prendere un po’ d’aria.
Tanya indossa il logo dell’Europa con la borsetta in mano, e Raffaele aspetta che Marta finisca di truccarsi per passarle gli occhiali: con Marta si incontrano tante persone veramente interessanti, e a Raffaele piace uscire con lei.
In questa versione web di Casacorriere che entra nelle finestre digitali delle nostre vite -pc e telefoni- alle ore 18 di giovedì 16 luglio, il manifesto di Re-Start Italia Digitale è fatto di persone comuni, napoletani di un vico o di tutti i condòmini d’Italia che si sono ritrovati a fare la spesa insieme, a citofonarsi per chiedersi se tutto andava veramente bene e a prendere il caffè commentando i bollettini quotidiani sull’uscio di casa. Sono quelli che sono usciti sul balcone a cantare, a piangere o applaudire mentre passava l’ospedale da campo in via Marina; quelli che si sono commossi per le bare di Bergamo e hanno issato il Tricolore. Magari si sono passati anche un piatto di pasta, hanno donato una Spesa Solidale o hanno calato il paniere, mentre a Pasquetta -la prima col sole dopo decenni-, i droni e gli elicotteri volavano in cielo.
Gente comune -come ci piacerebbe fosse inteso il mondo -, che torna ad azioni quotidiane, nella vita di tutti i giorni. Annamaria, Gustavo, Genny, Marta, e i piccoli Raffaele e Tanya, non si conoscevano molto prima della Covid. Abitavano semplicemente gli uni sugli altri. Poi si sono salutati dal balcone la mattina presto quando non si poteva uscire, e si sono cominciati a dare una mano, senza potersela stringere davvero. Stanno ancora tutti sull’uscio di casa, in un palazzo di un vico antichissimo o ovunque, intenti a riprendersi le loro vite: quel condominio solidale che prova a ripartire siamo noi.
Rossana Di Poce
