Il titolo allude ironicamente alla mancanza di relazione con l’esterno in cui opera chi controlla
il territorio per fini illeciti che spesso cade vittima di un delirio di onnipotenza nel chiuso delle sue 4 mura.
Il lavoro riflette su alcuni degli istinti che l’uomo ha mutuato dagli animali.
Ma, mentre nell’animale il comportamento innato è dettato dall’esigenza di difesa,
nell’uomo il controllo del territorio spesso diventa una violenta forma di possesso.